NORME UIAA: Cordini
Questa norma deve essere letta congiuntamente al Capitolo A: "Norme Generali per il Marchio UIAA".
Indice
G1. Regolamenti
G2. Carico di rottura
G3. Massa per metro
Questa norma deve essere letta congiuntamente al Capitolo A: "Norme Generali per il Marchio UIAA".
G1 Regolamenti
G1.1.1 Questi regolamenti si applicano soltanto ai cordini da alpinismo costituiti da un'anima ricoperta da una "calza", aventi un diametro compreso tra 4 e 8 mm.
G1.1.2 I cordini messi in vendita come omologati UIAA devono soddisfare i requisiti dei punti G2 e G3.
G1.1.3 Questi cordini non avranno un'etichetta che indichi il possesso del Marchio UIAA. Il Simbolo UIAA sarà invece apposto sulla bobina di avvolgimento o sull'imballaggio di serie. Il cordino dovrà essere senza giunzioni e della stessa qualità lungo tutta la bobina di avvolgimento.
G1.1.4 Le prove sui cordini possono essere effettuate dal costruttore sotto la sua responsabilità. Il costruttore deve garantire la conformità con la norma e deve inviare il rapporto di prova al Delegato Nazionale ogni due anni.
G2.1 Carico minimo di rottura
G2.1.1 Il carico di rottura per i cordini deve essere superiore alla forza che si calcola come segue:
F = d²·f
dove:
d = diametro nominale (mm)
f = 200 (N/mm²)
G2.1.2 Carico di rottura per valori tipici del diametro
|
Per determinare il carico minimo di rottura per i diametri intermedi, utilizzare la formula suddetta.
G.2.2 Determinazione del carico di rottura
G2.2.1 Condizionamento dei campioni Tenere i campioni in un ambiente a temperatura 20 ± 2°C con umidità relativa 65 ± 2% per almeno 72 ore.
G2.2.2 Le prove si effettuano a temperatura ambiente. Queste devono iniziare entro 5 minuti dalla rimozione dei campioni dall'atmosfera normalizzata. La lunghezza L del campione ("lunghezza libera" tra i punti di attacco) deve essere almeno 200 mm. La velocità di carico v, espressa in mm/minuto, è calcolata secondo la lunghezza libera del campione utilizzando la formula seguente: v = 0,2·L (tolleranza ± 10 mm/min) Il sistema di fissaggio dei campioni non è specificato. La prova è valida se i campioni si rompono entro il suddetto tratto di "lunghezza libera". Si devono effettuare almeno tre prove valide. Tutti i campioni devono avere il carico minimo di rottura specificato al punto G2.1.
G3 MASSA PER METRO
G3.1 I campioni, lunghi 2 metri, sono sottoposti a condizionamento secondo il punto G2.2.1.
G3.1.2 Si applica al campione un precarico di 4 kg. Il carico deve essere applicato senza strappi ad una velocità di carico che non superi 1 mm/s. La lunghezza libera del campione tra i punti di attacco deve essere di almeno 1,3 m.
G3.3 Determinazione della massa per metro Dopo un periodo di precarico di 60 ± 15 s, si tracciano dei punti di riferimento sul campione di 1 ± 0,001 m, ad una distanza di 0,1 m dai punti di attacco. Si taglia la lunghezza di cordino segnata e si misura la massa con un'approssimazione di 0,1 g. Il valore della massa per metro deve essere espressa in kilotex (1 ktex = 1 g/m)