Maurizio Fermeglia ci ha prematuramente e inaspettatamente lasciati.

Si, inaspettatamente! Un malore improvviso ti ha portato via lasciando tutti noi increduli e attoniti.

Maurizio potrebbe essere ricordato in molti modi perché era una persona davvero ecclettica. Lo possiamo ricordare come professore universitario, ricercatore di alto livello in ambito accademico, ex magnifico rettore dell’Università degli Studi di Trieste; ma lo possiamo ricordare anche come alpinista di spessore, tanto da meritarsi di entrare a far parte del gruppo degli alpinisti accademici, socio del CAI impegnato con cariche di rilievo anche nell’organizzazione del Soccorso Alpino e anche come Istruttore Nazionale di Alpinismo e quindi impegnato fortemente a diffondere la cultura della montagna a 360 gradi.

Noi lo vogliamo ricordare per il suo impegno nella Commissione Interregionale Materiali e Tecniche VFG negli anni Novanta, dove ha dedicato tempo, competenze e passione allo studio dei problemi legati all’usura e alla perdita di prestazione legata alla presenza di acque nelle corde da alpinismo.

Dal 2023 era tornato ufficialmente a far parte del Centro Studi Materiali e Tecniche dove aveva iniziato a proporre dei nuovi lavori di studio legati, anche alla sua attenzione per l’ambiente, allo studio del ciclo di vita dei materiali alpinistici (in particolare quelli polimerici) e del loro eventuale riciclo.

Inoltre, avevamo iniziato a discutere su un nuovo modo per tenere conto dei problemi relativi all’usura meccanica delle corde per cercare di fornire a tutti i soci dei sistemi concreti per capire dopo quanto tempo sia corretto cambiare una corda.

Purtroppo non abbiamo avuto tempo di proseguire in questi progetti…

Grazie Maurizio per quanto hai dato al CSMT e per il modo “semplice” con cui hai condiviso il tuo grande sapere.

Ciao Maurizio, il tuo ricordo rimarrà sempre vivo in tutti noi.